[WikiIT-l] Gesuti e wikipedia

Valentina Faussone valentina_faussone a yahoo.it
Mar 19 Lug 2005 08:36:31 UTC


Ma infatti il problema non è "Dio/non Dio" (Dio non è
mai un problema, a fare casino bastiamo noi). E non é
nemmeno "Chiesa/Laico". Il punto é quanto sia comodo
trincerarsi dietro una bandiera, idea, rivoluzione,
simbolo, croce o quant'altro faccia comodo al momento
per giustificare un desiderio di potere e di controllo
(più forte, meno forte, fortunatamente oggi meno di
ieri) che niente ha a che vedere con Dio o con il
rapporto Dio-uomo. La golosità di potere é dell'uomo
sempre, non solo di questo o quell'organismo di
potere… ma se é un essere superiore a dare corpo
all'idea che quell'oragnismo di potere propugna,
solitamente a chi desidera controllo sugli altri fa
gola di più. Tutto é sempre e solo una questione di
scelte etiche… il resto é casualità, accidente,
condizione al contorno, influenza, pressione,
persecuzione, chiacchiera… Alla fine ogni uomo é solo
davanti alla inevitabile necessità-libertà di sapere
cosa é bene, cosa é male, perché, quanto sfuggenti
sono i confini dell'uno nell'altro, cosa sciegliere,
come applicare la scelta senza controindicazioni.
L'uomo é un animale etico, un animale singolarmente
etico, perchè non esistono coscienze collettive e al
tribunale di Dio o della nostra coscienza andiamo soli
con le nostre scelte e i loro risultati. Ogni giorno e
ad ogni scelta.
Qualsiasi (religioso, laico, o altro) comodo angolino
tiepido che allontani da questa sana
necessità/diritto-dovere non incontra da parte mia
alcuna simpatia e lo guardo con grandisssimo sospetto.

Inoltre molti mebri della chiesa parlano di
'relativismo' senza circostanziarlo. l Relativismo é
una corrente filosofica variegata e non uniforme che
vede pensatori come Popper, Wittgenstein, Russell e,
ritengo, numerosi altri. Il relativismo non é un
movimento, ma un tratto comune tra pensieri diversi e
in cui pensieri ha avuto maggiore o minore rilevanza.
In altre parole, a mio modo di vedere, per alcuni
pensatori é fondamento del pensiero, per altri una
conseguenza del loro impianto logico. Tutto questo
riempirsi la bocca di un termine tutto da inquadrare é
poco serio, specie se da parte di gente come i
Gesuiti, che usualmente hanno un livello culturale e
di studio molto elevato. Più sai più responsabile
diventi delle inesattezze che sproloqui.

--- luigi ronga <rongalu a yahoo.it> ha scritto: 

> Scusate se dirò fesserie o dovessi scrivere in
> maniera poco chiara ma è 
> la prima volta che scrivo in una mail list per cui
> non sono molto 
> avvezzo.
> La discussione che si è venuta a creare mi sembra
> che possa essere di 
> grandissima utilità sebbene vi siano dei punti su
> cui vorrei fare 
> chiarezza.
> In primis come collaborante alla wiki, sebbene un
> poco salutario, mi 
> sento un poco offeso dal commento all'articolo della
> Civiltà Cattolica 
> in quanto ho sempre cercato di tirare le migliori
> informazioni 
> possibili, per modificare gli articoli, dalle mie
> fonti e mi pare che 
> tale atteggiamento sia seguito anche da tutti gli
> utenti. Mi sembra, 
> inoltre, di cogliere una certa superficialità
> nell'analisi delle 
> dinamiche della wiki: è accertato da tutti quanto
> internet sia una 
> fonte d'informazioni assai lacunosa ed incerta ed in
> effetti viene (o 
> dovrebbe) esser utilizzata solo qualora non vi sia
> niente di meglio, la 
> funzione "correttore di bozze" mi pare funzioni
> piuttosto bene anche se 
> riconosco che ha un suo limite nell'analisi dei
> piccoli dettagli.
> E' una bella sfortuna che non si possa leggere
> l'articolo originale ma 
> osservando il sunto cha Valentina ha gentilmente
> inviato mi pare di 
> notare un errore piuttosto grossolano: "Questa
> utopia ha 
> nell’inaffidabilità e nel relativismo il suo tallone
> di Achille."
> La questione dell'inaffidabilità o meno è stata
> talmente tanto 
> dibattuta che non è il caso di tornarci sopra. Sono,
> invece, piuttosto 
> deluso dal termine relativismo.
> Chiunque s'intenda un minimo di scienza ma anche di
> qualunque altro 
> campo del sapere umano sa perfettamente che ogni
> nozione col tempo può 
> evolvere e  che il sapere assoluto non esiste.
> Volendo fare un esempio 
> stupido le enciclopedie di 20 anni fa sono ormai
> superate sotto molti 
> aspetti ed è giusto che sia così. La wiki è soggetta
> agli stessi 
> cambiamenti salvo per il fatto che essa può venir
> aggiornata in un 
> lasso di tempo molto breve (sempre a patto che
> l'utente modificatore 
> sia scrupoloso ed attento). Il termine relativismo,
> pertanto, è 
> assolutamente inadatto a descrivere quest'aspetto
> del sapere (del resto 
> neanche parlare di relativismo scientifico ha senso)
> ed, anzi, mi 
> sembra un errore grossolano.
> Volendo essere maligni, il relativismo è anche un
> atteggiamento mentale 
> utile in questo periodo di forte dialogo ecumenico.
> 
> Non mi torna molto, invece, la base di diatriba
> laici-religiosi che mi 
> è sembrato venirsi a creare durante la discussione.
> Ogni persona tende ad analizzare il mondo secondo
> dei parametri che gli 
> sono propri e su di essi basa i suoi giudizi. Ciò
> vale sia per i laici 
> che non. L'oggettivismo assoluto è inesistente.
> Anche il pensiero religioso, anche se esternamente
> potrebbe non 
> apparire, si nutre di un punto centrale che è
> l'analisi continuativa 
> del mondo circostante.
> Premetto che sono credente e come tale potrei avere
> una visione un po' 
> di parte ma vi posso assicurare che il mondo della
> chiesa non è così
> mentalmente chiuso come qualcuno potrebbe pensare,
> anzi. Le realtà 
> interne sono molto differenti tra loro. Ho sentito
> anch'io di persone 
> che si accomodano su comode posizioni per non
> cercare di riflettere 
> seriamente sui problemi ma ve ne sono altre  (ed è
> la mia esperienza) 
> che cercano spasmodicamente una soluzione
> riflettendo e dialogando ed 
> anche assumendo atteggiamenti critici verso la
> Chiesa istituzionale 
> che, comunque, è una realtà mutevole anche se un po'
> lentina. Ho visto, 
> d'altro canto, laici con una chiusura mentale
> spaventosa che andavano 
> professandosi come paladini delle libertà civili.
> Come vedete c'è di tutto un po'.
> 
> E questo è tutto. Spero di riuscire a mettere le
> mani su quest'articolo 
> in qualche modo, che comunque mi ha incuriosito e
> m'auguro di non 
> avervi annoiato troppo.
> Ciao
> 
> 
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